La riabilitazione neurologica, è una branca relativamente nuova della medicina riabilitativa, che sta conoscendo una crescita molto rapida ed esiti impensati fino a pochi anni fa.
Si occupa di patologie che attaccano il sistema nervoso e che possono colpire qualsiasi fascia di età: neonati, bambini, adolescenti, adulti e anziani.
Tra le malattie neurologiche più comuni troviamo la sla, la sclerosi multipla, il parkinson, l’ictus (la prima causa di morte al mondo), le atassie, la tetraparesi, la Corea di Huntington ecc.
Possiamo definirla come una riabilitazione che mira a raggiungere il mantenimento o il miglioramento in ambito fisico, sensoriale, intellettivo, psicologico e sociale del paziente.
L’obiettivo dell’intervento riabilitativo, quindi, è quello di raggiungere il miglior livello di autonomia del paziente nelle fasi acute e sub-acute e di mantenere e consolidare i risultati raggiunti dalla fisioterapia nel periodo successivo.
Nella riabilitazione neurologica è importante, oltre al raggiungimento del maggior benessere fisico possibile, anche il ripristino del benessere psicologico, emozionale e sociale.
Fondamentale nella riuscita di questo tipo di terapia, non è solo il rapporto tra terapista e paziente, ma anche il ruolo giocato dalla famiglia dello stesso, che viene inserita e anche letteralmente “istruita” sulle modalità di interazione da utilizzare a casa con il paziente.
Uno dei metodi più usati dai terapisti neurologici in fisioterapia è il metodo Perfetti, nato negli anni ‘60 e che prende il nome dal suo inventore il Dr. Carlo Perfetti. Il suo obiettivo è quello di migliorare la risposta riabilitativa nei pazienti affetti da ictus, emiplegia e spasticità. Conosciuto come esercizio terapeutico conoscitivo, il metodo dispone di esercizi con cui stimolare il sistema nervoso centrale con lo scopo di riattivarlo, recuperando così le funzioni neurocognitive e limitando il dolore cronico.